Riassunto
Nella Terramara di Pilastri sono documentate un totale di 115 fusaiole in argilla. L’analisi dei manufatti ha preso in considerazione le seguenti caratteristiche: morfologia, dimensioni (diametro; altezza; diametri dei fori sulle basi A e B; peso). Su base morfologica sono stati individuati cinque tipi (o gruppi), con relativi sottotipi; un’ulteriore qualificazione è stata individuata sulla base del rapporto altezza/diametro (r=h/d), che ha permesso di suddividere le fusaiole di ciascun gruppo in varianti alte e basse. Dall’insieme di questi dati e sulla base di esperienze di sperimentazione, è possibile ipotizzare che
la maggior parte delle fusaiole rinvenute fossero state utilizzate per filare fibre animali, e quindi la maggior parte dei tessuti filati realizzati nella Terramara di Pilastri fossero in lana. Per quanto riguarda la morfologia, a parità di peso, tutte le fusaiole che ricadono nella variante alta (biconica, conica, cilindrica, sferoidale) potenzialmente permetterebbero di ottenere un filato di dimensioni simili; come già proposto in passato da Giovanni Leonardi, la varietà morfologica si potrebbe spiegare tentando di associare visivamente la forma delle fusaiole alle forme vascolari, in particolare quelle connesse con il consumo di bevande alcoliche e non.
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Capitolo 17
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Autore corrispondente
Sonia Zannoni, ricercatrice indipendente; già Alma Mater Studiorum, Università di Bologna.
Informazioni sul Copyright
Come citare questo capitolo
Zannoni, S. 2021. Capitolo_17. Le fusaiole. In M. Vidale, S. Bergamini, G. Osti, V. G. Prillo, C. Reggio, F. Trevisan, I Pilastri della Terramara. Alle radici di economia, società e ambiente nel territorio di Bondeno, Volume 2 – Prima e Dopo lo Scavo, pp. 161-192. Treviso: Edizioni Antilia.